Videoconferenza “Nuove Prospettive della Ricerca Clinica e Pre-Clinica per il Glioblastoma”
La quarta conferenza dell’organizzazione di volontariato Glioblastoma.IT ODV, la prima del 2022 si è svolta con successo. Ha visto la partecipazione di oltre 80 persone. È stata tenuta in Italiano. Animatissima come di consueto la sessione di domande e risposte. Ringraziamo tutti i partecipanti e in particolare i relatori che hanno offerto una panoramica della ricerca scientifica sui trattamenti per combattere il glioblastoma e hanno anche spiegato come nascono nuove idee in laboratorio che si trasformano prima in sperimentazione pre-clinica per ottenere una validazione e via via passano le diverse fasi della sperimentazione clinica prima di arrivare a diventare terapia standard e ci ha spiegato le iniziative specifiche in corso e in preparazione presso nei rispettivi istituti di appartenenza. I relatori ci hanno anche parlato di terapia personalizzata e di terapia su target specifici e in associazione con l’immunoterapia così come delle cellule staminali del glioblastoma e delle ragioni per cui è importante pensare a terapie che siano in grado di attaccarle. Molto chiara anche la sessione di domande e risposte che ha permesso di gettare luce su alcuni aspetti del trattamento quali la necessità di disporre di un team multidisciplinare e dell’importanza di effettuare i trattamenti in centri specializzati e di partecipare a sperimentazioni cliniche. Per comodità di accesso includiamo qui di seguito il video della registrazione per quanti non fossero ancora riusciti a partecipare.
Buona visione!
Complimenti per la videoconferenza. L’approccio integrato fra i preclinici ed i clinici mi è apparso molto interessante.
La prossima volta cercherò di partecipare sul vivo.
Intanto ho una domanda che mi sembra importante. Chi è affetto da glioblastoma IDH mutato viene sottoposto alle medesime terapie offerte a chi è affetto da glioblastoma IDH NON mutato?
Le statistiche di sopravvivenza sono differenziate?
Grazie a chi vorrà rispondermi …
Un caro saluto
Maria Rosaria
Cara Maria Rosaria, da quanto ne so io entrambi vengono sottoposti al protocollo STUPP e le statistiche di sopravvivenza sono differenziate: l’IDH mutato ha una sopravvivenza doppia rispetto all’IDH non mutato.
e in caso di recidiva?
Ci sono i protocolli di seconda linea … e in genere sono decisi dagli specialisti che seguono il caso specifico … si utilizza Avastin, Regorafenib, Lomustina, ancora Temozolomide, …
Si infatti. E’ quello che Marco sta facendo. La particolarità e’ che la recidiva (molto più piccola) e’ comparsa dopo più di un anno in altro luogo e non e’ stata più chiamata gliobastoma ma glioma di alto grado idh1 mutato. Inoltre Marco e’ stato operato e sottoposto a radio più temodal concomitante nuovamente. Solo dopo ha cominciato lomustina e procabarzina.
Grazie mille per quello che fai Roberto … davvero
Si infatti.E’ quello che Marco sta facendo. La particolarità e’ che La recidiva (molto più piccola della prima ) e’ comparsa dopo più di un anno in altro luogo e non e’- stata più chiamata gliobastoma ma glioma di alto grado idh1 mutato.Inoltre Marco e’ stato operato e sottoposto a radio più temol concomitante nuovamente . Solo dopo ha cominciato lomustina e procabarzina.
Grazie mille per quello che fai Roberto..davvero
Ciao Maria Rosaria, queste recidive compaiono a causa anche delle staminali di glioblastoma che sono latenti e possono finire ovunque. Lo spiegano molto bene nella videoconferenza di questa settimana.
Caro Roberto,
volevo segnalarti che, per quanto attiene i tumori cerebrale IDH1 anche di grado 4 (cosidetto glioblastoma secondario) ho avviato una ricerca personale su pub med e ho verificato quanto segue:
a) la sperimentazione del vaccino peptico tedesco (Prof. Platten) non si è limitato ai tumori IDH1 di basso grado ma ha compreso anche quelli di altro grado purchè presentassero perdita anche parziale di ATRX e fossero recidivati (il caso purtroppo di mio figlio). Se non ho mal compreso questa sperimentazione clinica dovrebbe concludersi nell’agosto del 2022 e come riferito da Giuseppe Lombardi, sembrerebbe avere risposte parzialmente positive
b) la sopravvivenza media del glioblastoma secondario IDH1 mutato (oggi chiamato astrocitoma IDH1 mutato grado 4 o più semplicemente glioma ad alto grado IDH1 mutato ) è pari a 4 volte in più (44 mesi contro 14 ) rispetto al glioblastoma di tipo selvaggio (wild type). Gli studi sull’IDH sono utili anche per il glioblastoma di tipi selvaggio perchè aiutano a capire i meccanismi di aggiramento delle cellule staminali e in generale sul sul metabolismo delle cellule tumorali cerebrali. E’ per questo che l’OMS ha suggerito una differente classificazione del glioblastoma raggruppando il glioblastoma secondario in unico contesto comprendente gli astrocitomi di grado II, III, IV IDH1 mutato perchè ciò che conterebbe, in termini di prognosi, sarebbe la mutazione IDH1.
Sono stati effettuati molti studi preclinici per individuare la risposta del tumore cerebrale IDH1 agli inibitori specifici AGI – 5198, AGI 6780 – AG- 221.
Sono in corso studi clinici per Ivosedinib e Vorasidenib (AG-8819 per i gliomi di basso grado IDH1 mutato). In particolare Vorasidenib è alla fase tre.
Ultimamente, alcuni ricercatori cinesi hanno verificato l’efficacia IN VIVO della decitabina come “immunoterapia cellulo-mediata killer naturale contro i gliomi mutanti dell’isocidrato”.
Le ultime due notizie mi sembrano particolarmente positive. Ti pregherei di verificarle girandole ai ricercatori con i quali sei in contatto.
Grazie mille sempre per tutto
Maria Rosaria
Grazie Maria Rosaria, per questo super commento. Giro le informazioni ai ricercatori che sono intervenuti per un loro feedback.
Grazie Roberto, appena hai nuove informazioni su questo nuovo vaccino scrivi che anche io ho bisogno!
Buonasera, mi permetto fare una domanda per un bambino di 5 anni con glioblastoma in testa stadio 4 con metastasi, operato 2 volte e finita una terapia in Germania a Munchen con protonoterapia, però purtroppo l’ultimo TAC ha rilevato il ritorno dell tumore pure con metastasi. Per il momento, è stato mandato a casa ed è sotto il morfina. Potrebbe essere ancora qualche speranza? Ringrazio mille e scusi che mi sono permessa scriverle!
Ciao Ramona, intanto non ti devi scusare. Il sito serve per questo. Puoi anche chiamare al telefono se lo desideri. Trovi i riferimenti a pie pagina. Detto questo il quadro sembra complesso. Io non sono un medico ma il papà di Emanuele, di cui trovi la storia sul sito. La speranza c’e’ sempre.