Nuove tecniche di Neuro-Imaging per migliorare il trattamento del glioblastoma
Recenti sviluppi negli algoritmi applicati alle Risonanze Magnetiche consentono di capire meglio le caratteristiche del glioblastoma, la sua forma ed estensione, la sua vascolarizzazione, il suo livello di aggressività. Diventa quindi possibile pianificare meglio un intervento, valutarne il suo esito ed in seguito pianificare meglio la radioterapia, valutarne il suo esito distinguendo tra necrosi e tumore, capire se ci sono regressioni, distinguere la progressione dalla pseudo-progressione e scegliere il miglior trattamento in ogni fase dello sviluppo della malattia.
Queste tecniche sono disponibili nei migliori centri medici e la buona notizia è che esistono aziende che possono eseguire queste elaborazioni sulle RM esistenti come servizio: partono quindi dai CD relativi a una RM e producono queste nuove immagini.
Il video seguente prodotto dalla Fondazione Musella descrive in dettaglio di cosa si tratta.
L’immagine seguente illustra queste nuove tecniche che partono dalle immagini RM prima e dopo la somministrazione del mezzo di contrasto. La prima denominata rCBV (relative cerebral blood volume) fornisce una immagine dettagliata del volume vascolare cerebrale: si sa che un tumore per avere dimensioni superiori a 2mm deve iniziare a crearsi un suo sistema vascolare interno. La seconda denominata dT1 (delta T1) fornisce una immagine molto precisa dei contorni del tumore e del suo livello di aggressività. La terza FTB (Fractional Tumor Burden) che combina le precedenti mette in evidenza in modo molto preciso il tumore distinguendolo dagli effetti del trattamento.
L’immagine seguente oltre a rappresentare in modo molto efficace il percorso standard di trattamento attualmente approvato negli US descrive in quali momenti queste nuove tecniche di imaging possono essere utilizzate e andrebbero quindi considerate per prendere decisioni migliori.
In particolare prima della chirurgia rCBV e dT1 si utilizzano per capire il livello di agressività del tumore cerebrale, guidare la biopsia, delineare l’estensione della resezione. In seguito alla radioterapia queste nuove immagini ci consentono di distinguere bene progressione della malattia da pseudo-progressione o effetto del trattamento e aiutano quindi a decidere se è il caso o meno di iscrivere un paziente in una sperimentazione clinica e l’effetto reale di un particolare trattamento sullo specifico glioblastoma.