Novità nella ricerca sul Glioblastoma nel terzo bimestre 2020
Questo è il terzo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. Di seguito le notizie che ho ritenuto più significative. Come per lo scorso bimestre ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è per ora quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
Ci sono due aspetti importanti di questo studio. Il primo è che l’Olaparib non passa la barriera emato encefalica nei topi ma la passa negli uomini il che significa che non ci si può basare solo sui risultati dei test sui topi per valutare se un farmaco passa o meno la barriera emato encefalica. Il secondo che l’Olaparib sembra avere l’effetto di accentuare l’efficacia dei radioterapia e chemioterapia con temozolomide. Ulteriori test sono necessari.
Si tratta di un piccolo trial randomizzato che includeva tumori cerebrali di grado III e IV ma i risultati sono molto interessanti poiché aggiungendo l’immuno stimolatore approvato per i tumori alla pelle, si ottiene una sopravvivenza mediana di 54 mesi rispetto gli 11 mesi dei pazienti che hanno ricevuto il palcebo.
China NMPA Approves Optune® for the Treatment of Newly Diagnosed and Recurrent Glioblastoma
Il dispositivo Optune è stato approvato anche in Cina. Il trattamento testato in 5 anni ha più che raddoppiato l’aspettativa di vita dei pazienti. Quando sarà il turno dell’Italia?
Si tratta di un farmaco sperimentale testato su 8 pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi con fattore di metilazione MGMT non mitilato che è andato molto bene rispetto al Temozolomide. Si aprono quindi nuove opzioni di trattamento dei glioblastomi non mitilati anche in combinazione con altri trattamenti.
GBM Agile è la nuova generazione delle sperimentazioni cliniche dove diversi farmaci sono testati rispetto a un gruppo di controllo comune. E’ stata scelta la chemioterapia sperimentale Val-083 che è simile al Temodar ma lavora su una area diversa del DNA dove l’enzima MGMT che ripara le cellule tumorali non può avere effetto. In teoria questa terapia funziona egualmente bene con i tumori con fattore di metilazione MGMT metilato e non metilato al contrario del Temodar che funziona bene solo sul metilato.
Cancer Vaccine Plus Adoptive T-cell Therapy Placed on Fast Track
I primi risultati riportano un miglioramento di 6 mesi nella sopravvivenza e il 23% dei pazienti hanno ottenuto significative riduzioni della massa tumorale. La FDA ha quindi selezionato questo vaccino per la cosiddetta corsia prioritaria per una rapida approvazione.
Questo vaccino sviluppato in europa sembra essere molto sicuro e i primi risultati mostrano che è efficace con più del 10% di pazienti con GBM ricorrente che sono sopravvissuti oltre 3 anni.
Plasmatic circRNA Predicting the Occurrence of Human Glioblastoma
Il glioblastoma si presenta con dei sintomi quando spesso è già tardi. Una diagnosi precoce è quindi molto importante. Questo studio sembra dimostrare che tre biomarcatori minimamente invasivi circFOXO3, circ_0029426, and circ-SHPRH possono essere utilizzati per una diagnosi precoce e per una previsione della prognosi.
Short Treatment Delays May Not Hamper Survival in Glioblastoma
Questo studio dimostra che lievi ritardi anche di qualche settimana nell’inizio dei trattamenti dopo l’intervento chirurgico non siano influenti sulla sopravvivenza dei pazienti.
MBP Scientist Searching for Novel Ways to Target Glioblastoma Stem Sells
Questo studio è interessante perché si occupa delle cellule staminali del glioblastoma che sono estremamente resistenti ai farmaci e sono responsabili delle ricorrenze. Sviluppando resistenza ai farmaci rendono le ricorrenze sempre più aggressive.
First Patient Treated in Phase 1 Clinical Trial Of Incysus Therapeutics Gamma Delta (γδ) T Cell
Di questa nuova terapia abbiamo già parlato lo scorso bimestre, ora la terapia è stata somministrata ad un paziente. Questo tipo di immunoterapia non risente ed anzi lavora insieme alla chemioterapia.
Antimalarial drug boosts glioblastoma treatment
Questo studio che tuttavia è preclinico dimostra che la lumefantrina, un farmaco antimalarico può ridurre la resistenza del glioblastoma ai trattamenti. Interessante come i farmaci antimalarici come la lumefantrina ed anche la clorochina vengano spesso utilizzati in combinazione con altri trattamenti per combattere i tumori cerebrali.
Innovative use of focused ultrasound shows promise against glioblastoma
Questo approccio utilizza un farmaco per sensibilizzare le cellule del glioblastoma alle onde sonore. Un emettitore di onde sonore focalizzate viene poi diretto sulla lesione. Le cellule tumorali sviluppano al loro interno delle piccole bolle che ne causano la morte. Anche questo studio è nella fase pre clinica.
E questo è tutto per il terzo bimestre del 2020! In bocca al lupo a tutti i pazienti affetti da glioblastoma multiforme. Dobbiamo fare tutto il possibile per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia il cui devastante impatto è purtroppo in forte crescita. In questo periodo non sono riuscito a scrivere molto ma sono stato contattato da un numero crescente di persone cui spero di aver dato almeno qualche informazione utile.
Grazie per queste informazioni. Ma cosa devo fare per accedere a questo tipo di cure? Gentilmente potreste rispondermi