Novità della Ricerca sul Glioblastoma nel Sesto Bimestre 2022

Questo è il diciottesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. 
Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.

Concurrent chemoradiation and Tumor Treating Fields (TTFields, 200 kHz) for patients with newly diagnosed glioblastoma: patterns of progression in a single institution pilot study
I Tumor Treating Fields ossia il dispositivo Optune è ora lo standard di cura negli US per il glioblastoma. Questa nuova sperimentazione clinica dimostra che l’avvio anticipato dell’utilizzo del dispositivo Optune, contemporaneamente all’inizio della radioterapia invece delle solite 4-6 settimane dopo, consente di ottenere una sopravvivenza libera da progressione di 9,3 mesi cioè, si aggiungono 2,5 mesi alla sopravvivenza libera da progressione.

CTIM-27. AUTOLOGOUS TUMOR LYSATE-LOADED DENDRITIC CELL VACCINATION IMPROVES SURVIVAL IN PATIENTS WITH NEWLY DIAGNOSED AND RECURRENT GLIOBLASTOMA: SURVIVAL RESULTS FROM A PHASE 3 TRIAL
Non poteva mancare in questo numero l’articolo che riporta i risultati della sperimentazione clinica di fase 3 relativa al DCVax-L che ha raggiunto tutti gli obiettivi estendendo la sopravvivenza in modo significativo sia per i pazienti nGBM che per i pazienti rGBM rispetto allo SOC (Standard di Cura). Sono 331 i pazienti arruolati nella sperimentazione clinica. I pazienti con nGBM (232) hanno ottenuto una OS mediana di 19,3 mesi dall’inizio della terapia (22,4 mesi dall’intervento chirurgico) rispetto ai 16,5 mesi del gruppo di controllo. La sopravvivenza a 48 mesi è stata del 15,7% rispetto al 9,9% e a 60 mesi del 13% rispetto al 5,7%. Per i pazienti con rGBM (64), la OS mediana è stata di 13,2 mesi dalla recidiva rispetto a 7,8 mesi del gruppo di controllo. La sopravvivenza a 24 mesi dalla recidiva è stata del 20,7% rispetto al 9,6% e a 30 mesi dopo la recidiva è stata dell’11,1% rispetto al 5,1%. Nei pazienti con nGBM con MGMT metilato (90), la sopravvivenza media è stata di 30,2 dall’inizio della cura (33 mesi dall’intervento chirurgico) rispetto ai 21,3 mesi del gruppo di controllo (SOC). Spero presto di potervi dare qualche notizia sulla possibilità di provare questa terapia che tuttavia richiede di disporre di alcuni grammi del tumore fresco necessari a sviluppare il vaccino.

Association of Autologous Tumor Lysate-Loaded Dendritic Cell Vaccination With Extension of Survival Among Patients With Newly Diagnosed and Recurrent Glioblastoma
Questo è il famoso articolo uscito su JAMA Oncology sul DCVax-L. JAMA Oncology è un giornale con un impact factor 33. Pubblicare su una rivista con un impact factor 10 è già considerato eccellente per i rigorosi controlli che vengono effettuati sulla ricerca dai revisori. Si tratta del primo trattamento a superare fase 3 in 17 anni per i pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi (nGBM) e il primo in 27 anni per i pazienti con ricorrenza (rGBM).

POSITIVE UPDATED INTERIM RESULTS FROM
NOX-A12 GLORIA PHASE 1/2 IN BRAIN CANCER PRESENTED AT THE SOCIETY FOR NEURO-ONCOLOGY 2022 ANNUAL MEETING

Si tratta di risultati preliminari visto che lo studio è ancora in corso ma sono molto incoraggianti perchè lo studio si focalizza sui pazienti che hanno un glioblastoma con MGMT non metilato. L’approccio è nuovo perchè ha come obiettivo il microambiente del tumore. Il 90% dei pazienti ha avuto una riduzione nelle dimensioni del tumore. La sopravvivenza mediana non è stata ancora raggiunta poiché i pazienti sono ancora vivi dopo un follow-up medio di 7,9 mesi. La terapia combina il farmaco NOX-A12 con la radioterapia e il bevacizumab.

CTIM-26. PHASE II TRIAL OF SURVAXM PLUS TEMOZOLOMIDE FOR NEWLY DIAGNOSED GLIOBLASTOMA
Si tratta di risultati impressionanti per GBM di nuova diagnosi con un vaccino “stock” ossia non fatto su misura per ogni paziente visto che questo vaccino ha come obiettivo la Survivina, che è sovraespressa in oltre il 95% dei pazienti con GBM. 63 pazienti (38 maschi), età media, 60 anni sono stati trattati in 5 siti. SurVaxM è stato ben tollerato, senza eventi avversi gravi. Entrambi i gruppi hanno mostrato un beneficio clinico con PFS di 11,4 mesi per l’intero gruppo, 7,0 mesi per il gruppo non metilato e 17,9 mesi per il gruppo metilato. OS di 25,9 mesi per l’intero gruppo, 16,5 mesi per il gruppo non metilato e 41,4 mesi per il gruppo metilato.

Virtual Trials: Causally-validated treatment effects efficiently learned from an observational cancer registry
Si tratta di un articolo pubblicato in “Artificial Intelligence in Medicine” e dimostra che la sperimentazione virtuale che è quello che vorremmo fare con Gliobalstoma Navigator è in grado di i risultati di 6 su 7 studi clinici randomizzati. In questo articolo si sono utilizzati i dati del virtual trial database che no includeva informazioni sulle caratteristiche dei glioblastomi. C’è quindi da aspettarsi risultati anche migliori da Glioblastoma Navigator che verrà presentato e reso operativo nei prossimi giorni.

Quindi, riassumendo, dispositivo Optune, vaccini e combinazione di farmaci, in questo numero sulle novità della ricerca. Un in bocca al lupo di cuore e un sincero augurio di un Buon 2023 a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!