Novità della Ricerca sul Glioblastoma nel Quarto Bimestre 2022
Questo è il sedicesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme.
Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
SonALAsense Achieves Significant Clinical, Growth and Funding Milestones Toward its Mission to Soundly Defeat Cancer
Questo trattamento è molto elegante. Viene iniettato nel paziente il 5-ALA che è un colorante che si concentra prevalentemente nel tumore. Gli ultrasuoni focalizzati vengono applicati utilizzando un caschetto per alcuni minuti. Questo attiva il colorante che uccide le cellule tumorali. Il trattamento non è invasivo e può essere ripetuto. Questo il link allo studio clinico per il glioblastoma: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05362409.
A Prospective, Cohort Study of SITOIGANAP to Treat Glioblastoma
Il Sitoiganap è un vaccino terapeutico chiamato anche Gliovac o ERC1671. L’articolo presenta i risultati di uno studio eseguito in modalità “expanded access” su pazienti con glioblastoma ricorrente. Non è uno studio randomizzato perchè si consente a ogni paziente di entrare diversamente dagli studi randomizzati dove entra chi risponde alle caratteristiche dello studio. Questo però significa che ci si aspetterebbero risultati peggiori. Invece il vaccino ha più che raddoppiato la sopravvivenza mediana che è di 19.6 mesi rispetto agli 8 mesi dei precedenti studi per glioblastoma ricorrente. La sopravvivenza a 2 anni è del 45%.
The mechanisms of action of Tumor Treating Fields
Questo articolo studia i meccanismi di azione del dispositivo Optune presentando idee per migliorarne l’efficacia. Sembra che l’Optune aiuta a concentrare il 5-ALA (Gleolan) nelle cellule tumorali il che potrebbe migliorare gli effetti della terapia sonodinamica (SonALAsense). Il dispositivo Optune inoltre apre la barriera emato encefalica consentendo alla chemioterapia di passare meglio e arrivare al sito tumorale. Sembrerebbe inoltre che il dispositivo Optune rallenta la migrazione delle cellule tumorali. Nel caso dell’utilizzo di farmaci come l’Avastin che riducono l’afflusso di sangue al tumore, il tumore reagisce facendo migrare le cellule in cerca di ossigeno. Se l’Optune blocca la migrazione si eviterebbe questo pericoloso effetto collaterale migliorando l’efficacia della terapia.
Molecular alterations associated with improved outcome in patients with glioblastoma treated with Tumor-Treating Fields
Gli autori dell’articolo hanno cercato alcuni biomarker che possano predire il successo del dispositivo Optune sui pazienti e ne hanno trovati 3 che fanno la differenza. I pazienti con questi tre biomarker hanno una sopravvivenza a 45 mesi dell’82%.
Intratumoral oncolytic herpes virus G47delta for residual or recurrent glioblastoma: a phase 2 trial
Gli autori dello studio hanno riportato una sopravvivenza mediana di 20 mesi per il glioblastoma ricorrente e un tasso di sopravvivenza ad 1 anno dell’84% che è un risultato eccezionale. La sperimentazione clinica è a braccio singolo ed il trattamento è stato per il momento approvato in Giappone.
Glioblastoma cells invade the brain as neuronal free riders
L’articolo spiega come le cellule del Glioblastoma si muovono infiltrando il tessuto cerebrale sano, si fissano in una posizione adatta alla loro sopravvivenza e poi formano reti maligne attraverso cui si riconnettono con il sito principale del tumore. Questi invasori si muovono che le cellule nervose embrionali e stabiliscono contatti con le altre cellule nervose. Scoprire certi meccanismi ci può far capire come inibirli e bloccarli rendendo le terapie più efficaci.
Non vi sono altre novità di rilievo per la ricerca. Intanto si stima che il mercato per i trattamenti del glioblastoma raggiungerà i 4 miliardi di dollari nel 2028 il che come il solito è una cattiva notizia perché significa che la diffusione di questo tumore è in crescita ma significa anche che più investimenti saranno disponibili per la ricerca visto che un mercato in crescita è più interessante per le case farmaceutiche. Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!