Novità della Ricerca sul Glioblastoma nel Primo Bimestre 2021

2 Marzo 2021 0 di Roberto Pugliese

Questo è il settimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. Di seguito le notizie che ho ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
Vi chiedo ancora una volta se possibile di aiutare la campagna di raccolta fondi Glioblastoma.it for CUSP-ND for Emanuele condividendo il link in modo da passare la voce e sensibilizzare quante più persone possibile. In questi ultimi giorni ho anche realizzato un video che ne spiega le ragioni.

The addition of chloroquine and bevacizumab to standard radiochemotherapy for recurrent glioblastoma multiforme
Si tratta di un piccolo studio che ha coinvolto una decina di pazienti e probabilmente deve essere ripetuto ma i risultati sono impressionanti. L’aggiunta di clorochina e Avastin alla radioterapia per il glioblastoma ricorrente ha più che raddoppiato la sopravvivenza nel gruppo di controllo. Sembra che la clorochina aiuti ad impedire che le cellule di glioblastoma sviluppino la chemioresistenza all’Avastin.

Daiichi Sankyo Submits Application for Oncolytic Virus Teserpaturev (G47?) for Treatment of Patients with Malignant Glioma in Japan 
Il virus G47 Delta si è comportato molto bene in uno studio di fase 2 per il glioblastoma ricorrente. Hanno riportato un tasso di sopravvivenza a 1 anno del 92% rispetto ai controlli storici del 15%. L’azienda ha quindi sottoposto la richiesta all’agenzia giapponese del farmaco che questo nuovo virus oncologico sia approvato come standard di cura.

There Is New Hope for Those Fighting the Same Cancer That Took John McCain & Ted Kennedy; Using Polio & Immunotherapy to Fight Brain Tumors
Il PVSRIPO viene iniettato nel tumore e uccide le cellule tumorali. Il Keytruda aumenta l’efficacia del sistema immunitario aiutandolo a riconosce queste cellule tumorali a cercarle e a distruggerle ovunque si trovino. PVSRIPO (virus della poliomelite) di per sé è un buon trattamento. Per il glioblastoma ricorrente ha riportato un tasso di sopravvivenza a 3 anni del 21% rispetto ai controlli storici del 4%. Si spera che l’aggiunta di Keytruda aumenti la sua efficacia in modo significativo.

The Role of Temozolomide in Patients With Newly Diagnosed Wild-Type IDH, Unmethylated MGMTp Glioblastoma During the COVID-19 Pandemic 
Questo studio può portare a un un cambiamento pratico. In precedenza abbiamo riferito che Temozolomide non ha aiutato i pazienti con glioblastoma che hanno MGMT non metilato e IDK Wild Type. Questo studio lo conferma e gli autori consigliano vivamente di non usare Temozolomide su questi pazienti e provare subito altro. Abbiamo sempre avuto paura di fare questo passo perchè sembrava ci fosse un piccolo gruppo di sopravvissuti negli studi su pazienti con MGMT non metilato che avevano avuto vantaggio dall’uso del Temozolomide. Questo articolo spiega che i vecchi test non sono stati abbastanza specifici. In questo studio si sono suddivisi i pazienti in base all’MGMT in 3 gruppi. Negli altamente metilati, il Temozolomide ha buone possibilità di aiutare. Nei pazienti con MGMT veramente basso ossia non metilato non vi è alcuna possibilità che Temozolomide aiuti. Nel gruppo intermedio il Temozolomide potrebbe date qualche piccolo risultato.

Very Low Mutation Burden Is a Feature of Inflamed Recurrent Glioblastomas Responsive to Cancer Immunotherapy
Questo studio afferma che un carico mutazionale del tumore molto basso per i glioblastomi si traduce in una migliore risposta con le immunoterapie diversamente da quanto accade per altri tumori.

Mitochondria in Overdrive Linked to Glioblastomas  
Questo importante studio rivela un collegamento tra elevata attività mitocondriale e glioblastoma. Il sottogruppo di glioblastomi con elevata attività mitocondriale potrebbe essere curabile con farmaci esistenti sul mercato come la metformina.

Oltre a queste notizie sono impressionanti gli studi sul mercato dei farmaci per il trattamento del glioblastoma multiforme che è in continua crescita! Questi studi da un lato ci dicono che ci sono sempre più malati di glioblastoma e dall’altro che l’interesse delle case farmaceutiche e quindi la quantità di ricerca dedicata allo studio delle terapie per combattere il glioblastoma crescono di pari passo. Ci sono sempre due lati della medaglia. Speriamo che questa quantità di ricerca porti a risultati di qualità che si traducano presto in nuove efficaci terapie.

Questo è tutto per questo bimestre. Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari. Spero veramente che quest’anno sia un anno di progressi significativi nella lotta contro il glioblastoma!