Novità della Ricerca nel Quinto Bimestre 2023
Questo è il ventiduesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme.
Di seguito le notizie che abbiamo ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
Study shows how microdevices can be used to treat brain cancer
I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital hanno sviluppato un micro-dispositivo per migliorare il trattamento del glioma. Impiantato durante l’intervento chirurgico, il dispositivo testa più farmaci sul tumore in tempo reale, offrendo opzioni di trattamento personalizzate. Gli studi di fase I non hanno mostrano effetti avversi, rendendolo uno strumento promettente per affrontare i tumori cerebrali difficili da trattare come i gliomi e in particolare il glioblastoma. Il dispositivo viene installato e agisce durante la chirurgia offrendo informazioni su quali farmaci funzionano sullo specifico tumore del paziente e poi viene rimosso.
Real-world validity of randomized controlled phase III trials in newly diagnosed glioblastoma: to whom do the results of the trials apply?
Gli studi clinici, in particolare gli studi randomizzati di fase 3, sono essenziali per valutare nuovi trattamenti. Per il glioblastoma, questi studi hanno criteri di ammissibilità rigorosi, che escludono la maggior parte dei pazienti. Ciò può portare a risultati che non sono applicabili alla popolazione generale dei pazienti. I pazienti non idonei a questi studi spesso hanno esiti molto peggiori, vivendo periodi significativamente più brevi. Esiste una chiara necessità di un sistema che includa una gamma più ampia di pazienti affetti da glioblastoma per ottenere una comprensione completa della malattia.
L’articolo suggerisce la creazione di un sistema di apprendimento completo per monitorare tutti i pazienti affetti da glioblastoma, raccogliendo dati reali sulle risposte al trattamento, sugli effetti collaterali e sui tassi di sopravvivenza.
L’uso di gruppi di controllo contemporanei abbinati, che mettono a confronto profili di pazienti simili, potrebbe offrire informazioni più chiare su come funzionano i trattamenti al di fuori degli studi clinici.
In conclusione, fare affidamento esclusivamente su studi randomizzati di fase 3 non è sufficiente per comprendere le complessità del glioblastoma. Il passaggio a un sistema di ricerca più ampio può aiutare a creare strategie di trattamento più personalizzate. Ora questo è proprio quello che si propone di fare Glioblastoma Navigator, niente di più, niente di meno! Dobbiamo fare presto!
Impact of extent of resection on outcome from glioblastoma using the RANO resect group classification system: a retrospective, population-based cohort study
Questo articolo descrive quanto influisce l’entità della resezione del tumore sulla sopravvivenza del glioblastoma. In particolare, se tutto il tumore viene rimosso durante l’intervento chirurgico, la probabilità di sopravvivenza a 2 anni sale al 40%, rispetto a solo 7,7% per una resezione quasi totale, definita come meno di 1 cm cubo di tumore non rimosso. Ecco perché è così urgente cercare i migliori chirurghi e le migliori neurochirurgie. I centri specializzati hanno maggiori possibilità di rimuovere tutto il tumore, solitamente con meno danni collaterali.
CBTRUS Statistical Report: Primary Brain and Other Central Nervous System Tumors Diagnosed in the United States in 2016-2020
Il Registro Centrale dei Tumori al Cervello degli USA pubblica questo rapporto ogni anno. Sfortunatamente, questo rapporto mostra che negli Stati Uniti la sopravvivenza mediana del glioblastoma è ancora bloccata a soli 8 mesi. Abbiamo sempre sentito dire che la sopravvivenza del glioblastoma è di 18-24 mesi, ma ciò deriva dagli studi clinici e solo l’8% circa dei pazienti adulti con glioblastoma partecipa agli studi clinici.
Ruxolitinib Plus Radiation and Temozolomide is Safe and Feasible for High-Grade Glioma
Il Ruxolitinib ha come obiettivo il signalling pathway JAK/STAT che è stato associato alla progressione del tumore e a esiti peggiori nei pazienti con glioblastoma. L’articolo racconta i risultati della sperimentazione in cui il Ruxolitinib è stato combinato con la sola radiazione nei pazienti MGMT non metilato e combinato con temozolomide e radiazioni nei pazienti MGMT metilato. La popolazione complessiva dei pazienti nello studio CRUX di fase I ha registrato un tasso di sopravvivenza globale (OS) a 1 anno del 77%. Nel gruppo MGMT non metilato, il tasso di OS a 1 anno è stato del 62% mentre nel gruppo con MGMT metilato è stato del 93%.
Network-targeting combination therapy of leptomeningeal glioblastoma using multiple synthetic lethal strategies: a case report
Si tratta di un caso singolo. Quello che è veramente interessante è il processo adottato. È stata effettuata un’analisi genetica approfondita del tumore e sono stati individuati tutti i signalling pathways che guidano la crescita del tumore. Ciò che è diverso in questo caso è che si è cercato di colpire tutti i pathway contemporaneamente con una nuova combinazione di farmaci mai provata prima. Si è utilizzata una tecnica di incremento della dose intra-paziente per determinare il giusto dosaggio dei farmaci.
Alla paziente è stato impiegato un regime di trattamento composto da lomustina, olaparib, digossina, metformina e ascorbato endovenoso. A 2 anni dalla recidiva la paziente non ha più deficit neurologici ed è ritornata alla vita normale.
Questo è tutto per questo numero sulle novità della ricerca. Grazie a quanti hanno fornito feedback su come migliorare Glioblastoma Navigator. Lo sviluppo della nuova versione del sistema è già in corso.
Un in bocca al lupo di cuore e un sincero augurio a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!
Credo di averlo già detto, ma lo ripeto: grazie per quello che fai, Roberto. Di cuore.
Non sono solo, c’è Emanuele con me <3
Grazie mille per quello che fate
Grazie per il vostro impegno. Anche se il mio Mauro ha perso la sua battaglia, ogni progresso nella cura di questa malattia mi fa trepidare di speranza, ma da ciò che leggo pare che dobbiamo ancora attendere … spero di sbagliarmi
Ti ringrazio per il tuo prezioso aggiornamento.
Maria
Grazie per quanto fai, cosa che ci aiuta a sperare.
Corrado