Novità della Ricerca nel Quarto Bi-Mestre 2024
Riprendiamo le nostre attività di divulgazione dopo una breve pausa estiva. Questo è il ventisettesimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. Di seguito elenco le notizie che abbiamo ritenuto più significative emerse negli ultimi due mesi. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
Exhaustive in vitro evaluation of the 9-drug cocktail CUSP9 for treatment of glioblastoma
Sapete da quanto seguiamo questo approccio multifarmaco. Questo articolo riporta i risultati di uno studio che ha valutato l’efficacia del cocktail farmacologico CUSP9 contro il glioblastoma, testando 511 combinazioni di farmaci su campioni in vitro. I risultati mostrano che un regime semplificato di quattro farmaci (auranofin, disulfiram, itraconazolo, sertralina) è stato altrettanto efficace del protocollo completo nel ridurre la crescita tumorale. Sono certamente necessari ulteriori studi in vivo per confermare questi risultati ma l’insegnamento che ne possiamo trarre è che un approccio multifarmaco ben studiato in vitro e poi applicato selezionando i pazienti che rientrano nella sperimentazione clinica magari valutando se lo specifico profilo genetico del glioblastoma del paziente è compatibile è la strada da seguire.
Application of Delta T1 maps for quantitative and objective assessment of extent of resection and survival prediction in glioblastoma
Questo studio recente ha utilizzato le mappe Delta T1 per valutare in modo quantitativo e obiettivo l’estensione della resezione del glioblastoma e predire la sopravvivenza. I risultati mostrano che il volume residuo del tumore inferiore a 5 cm³, misurato con questa tecnica, è un forte indicatore di sopravvivenza, più affidabile rispetto all’impressione del radiologo. Le mappe Delta T1 potrebbero diventare uno strumento prezioso per la neurochirurgia intraoperatoria e il monitoraggio post-operatorio.
No benefit from TMZ treatment in glioblastoma with truly unmethylated MGMT promoter: Reanalysis of the CE.6 and the pooled Nordic/NOA-08 trials in elderly glioblastoma patients
Uno studio ha rianalizzato i dati di pazienti con glioblastoma trattati nei trial CE.6 e Nordic/NOA-08. I risultati mostrano che i pazienti con promotore MGMT non metilato non traggono benefici dal trattamento con temozolomide (TMZ). Questi pazienti rispondono meglio alla radioterapia, evitando la tossicità del TMZ senza compromettere i risultati. Questa scoperta potrebbe migliorare la gestione dei trattamenti per i pazienti più fragili. Lo studio ha utilizzato una soglia di cutoff del 7% per determinare lo stato di metilazione del promotore MGMT. Questa soglia è stata fondamentale per definire i pazienti come “non metilati” o “parzialmente metilati” nei trial analizzati. Purtroppo come sapete il protocollo STUPP prevede che a tutti i pazienti venga somministrato il TMZ mentre se lo specifico glioblastoma del paziente è non metilato questo non dovrebbe essere fatto perchè aumenta la tossicità senza alcun beneficio.
A real-world observation of patients with glioblastoma treated with a personalized peptide vaccine
Questo studio ha osservato pazienti con glioblastoma trattati con un vaccino personalizzato a base di peptidi. Su 173 pazienti, il vaccino ha generato una risposta immunitaria nel 90% dei casi monitorati, con una sopravvivenza mediana di 31,9 mesi. I pazienti con risposte immunitarie multiple hanno mostrato una sopravvivenza significativamente più lunga (53 mesi). Questi risultati suggeriscono che i vaccini personalizzati potrebbero rappresentare un’opzione promettente per il trattamento del glioblastoma. Lo studio riporta i risultati di pazienti trattati dal 2015 al 2023 anche se non si riferisce a un trial formalizzato (real-world observation). Lo studio menzionato è stato condotto presso l’Università di Tübingen in Germania. I punti deboli includono il lungo tempo necessario per la produzione del vaccino (mediamente 10,3 mesi), i costi significativi per i pazienti (trattamento e viaggi), e la variabilità nei trattamenti aggiuntivi applicati dai medici, che potrebbero aver influenzato i risultati ma direi che comunque il risultato è molto interessante.
Vorasidenib Approved by FDA for Grade 2 IDH-Mutant Glioma
La FDA ha approvato Vorasidenib per il trattamento dei gliomi di grado 2 con mutazione IDH negli adulti e nei bambini dai 12 anni in su. Questo farmaco mirato è il primo del suo genere ad essere approvato per questa condizione e ha mostrato miglioramenti significativi nella sopravvivenza libera da progressione (PFS) rispetto al placebo. I pazienti trattati hanno avuto una riduzione del 61% nel rischio di progressione della malattia.
Every second counts: New blood test detects deadly brain cancer in an hour
Un nuovo test del sangue, sviluppato da scienziati del Regno Unito, può rilevare il cancro al cervello in meno di un’ora. Utilizzando la spettrometria di massa per analizzare i biomarcatori nel sangue, questo test potrebbe rivoluzionare la diagnosi precoce dei tumori cerebrali, offrendo un’alternativa più rapida e meno invasiva rispetto alle tecniche tradizionali come la risonanza magnetica. Questa scoperta potrebbe accelerare l’avvio dei trattamenti e migliorare le prospettive per i pazienti. Ora è anche vero che poche persone si sottopongono a risognanza magnetica periodica per diagnosticare precocemente l’eventuale presenza di un tumore cerebrale e probabilmente poche persone si sottoporrebbero a questo test ma la tecnica è sicuramente interessante.
Nei prossimi giorni pubblicheremo una revisione sistematica della letteratura sul trattamento del glioblastoma. Un grazie a quanti ci hanno aiutato e continuano ad aiutarci a manterere viva l’organizzazione di volontariato. Questo è tutto per questo numero sulle novità della ricerca. Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!