Maltolato di Gallio: Una Nuova Speranza nel Trattamento del Glioblastoma?
In questi ultimi mesi ho ricevuto diverser richieste di informazioni sul gallio maltolato (o maltolato di gallio) nel trattamento del glioblastoma e così con l’aiuto di un volontario, Mario Iannaccone che si è interessato e ha approfondito l’argomento, ho deciso di scrivere questo articolo.
Tutti noi sappiamo che glioblastoma multiforme (GBM) è noto per la sua prognosi infausta e la scarsa sopravvivenza a lungo termine. Negli ultimi decenni, i progressi nel trattamento sono stati limitati, con il protocollo Stupp, che combina chirurgia, temozolomide (TMZ) e radioterapia, che rimane lo standard di cura. Tuttavia, una nuova frontiera nella ricerca potrebbe offrire speranze inaspettate: il gallio maltolato.
Il gallio maltolato è un composto promettente nella lotta contro il glioblastoma. La professoressa Jennifer Connelly del Wisconsin College of Medicine ha guidato numerosi studi, indicando il potenziale di questo composto nel trattamento del GBM. Ma perché il gallio? Il gallio, simile al ferro nella tavola periodica, può “ingannare” le cellule tumorali che necessitano di ferro per crescere, entrando nelle cellule attraverso i recettori della transferrina e interrompendo i processi vitali del tumore.
Studi preclinici hanno dimostrato che il maltolato di gallio assunto per via orale inibisce efficacemente la crescita del glioblastoma, prendendo di mira il metabolismo del ferro nelle cellule tumorali. Esperimenti su cellule tumorali e modelli animali hanno dimostrato che il gallio maltolato può ridurre significativamente la crescita del GBM. Negli studi preclinici, le cellule di glioblastoma trattate con gallio hanno mostrato una riduzione del volume e del tasso di crescita del tumore.
Nel 2022, è stato inaugurato il primo studio clinico di fase 1 sul gallio maltolato per il glioblastoma recidivante. I risultati preliminari sono stati incoraggianti, mostrando non solo una buona tollerabilità del farmaco ma anche una potenziale efficacia nel ridurre le dimensioni del tumore. Inoltre, la Food and Drug Administration (FDA) ha recentemente concesso la designazione di farmaco orfano al maltolato di gallio per il trattamento del glioblastoma recidivato e refrattario.
Un “farmaco orfano” è un farmaco sviluppato per trattare una malattia rara, spesso definita come una malattia che colpisce un numero limitato di persone. La designazione di farmaco orfano è concessa da agenzie regolatorie come la Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti o l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) in Europa. Questa designazione comporta vari benefici per le aziende farmaceutiche. La designazione di farmaco orfano è importante perché le malattie rare spesso non ricevono la stessa attenzione e investimento nella ricerca e sviluppo rispetto a condizioni più comuni. Questi incentivi aiutano a promuovere lo sviluppo di trattamenti per le malattie rare, offrendo nuove speranze ai pazienti affetti da queste condizioni.
Un altro composto a base di gallio, chiamato hrBMP4, si è dimostrato in grado di agire sulle cellule staminali tumorali del cervello, bloccandone la crescita senza causare tossicità nell’organismo. Uno studio clinico di fase 1 ha riportato risultati molto promettenti, aprendo la strada a un trial di fase 2 per confermare l’efficacia di questo nuovo approccio terapeutico.
Il passo successivo è lo studio clinico di fase 2, attualmente in corso, che mira a valutare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza del gallio maltolato in pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi e recidivanti. Questo studio è cruciale per determinare la dose ottimale e verificare l’attività terapeutica del farmaco.
Il Medical College of Wisconsin, insieme a vari partner e finanziatori, sta lavorando alacremente per portare avanti questa ricerca. Se i risultati continueranno ad essere positivi, il gallio maltolato potrebbe rappresentare una svolta nel trattamento del GBM, offrendo una nuova speranza ai pazienti affetti da questo tumore devastante. Al momento non ci sono note sperimentazioni cliniche attive in Italia relative al maltolato di gallio nel trattamento del glioblastoma.
La strada verso una cura definitiva per il glioblastoma è ancora lunga, ma il gallio maltolato potrebbe essere un passo significativo in questa direzione. Con ulteriori ricerche e studi clinici, potrebbe diventare una parte integrante del trattamento del GBM, migliorando la qualità della vita e la sopravvivenza dei pazienti. La lotta contro il glioblastoma continua, e ogni nuovo sviluppo porta con sé la speranza di un futuro migliore. Di seguito riportiamo alcuni riferimenti utili ad approfondire quanto abbiamo discutto in questo articolo.
[1] Tumori cerebrali maligni: studio clinico identifica un nuovo promettente farmaco biologico contro le staminali del cancro nella cura del glioblastoma
[2] Clinical Trials Registry – NCT04319276
[3] IQ-AI ha ottenuto la designazione di farmaco orfano per il Maltolato di Gallio
[4] Glioblastoma: nuova terapia verso la sperimentazione clinica
Buongiorno Roberto, c’è qui in Italia qualcuno a cui rivolgersi per assumere la terapia a base di gallio e tentare l’impossibile. Grazie un abbraccio
Gentile Spanu, mi invii un messaggio a questo indirizzo: le rispondo privatamente, perché stiamo tentando qualcosa del genere.
Avviso che il tentativo di procurare il farmaco orfano Maltolato di Gallio riprenderà in autunno. Un piccolo quantitativo come test lo abbiamo ottenuto e non è sufficiente a terapie vere e proprie, perché troppo poco. Ora, su consiglio di medici, attendiamo di ripetere la richiesta di farmaco direttamente a una farmaceutica con la causale dell’uso compassionevole. Voglio chiarire però che questo non è un trial clinico ma una richiesta portata avanti da pazienti con l’aiuto di professionisti
Mario
La richiesta per uso compassionevole verrà afatta secondo queste linee guida:
https://www.aifa.gov.it/farmaci-a-uso-compassionevole
Salve Mario,
Purtroppo ho mia madre affetta da GBM da Dicembre 2023, mese in cui le è stato diagnosticato. Da allora sto assistendo impotente come figlia unica e sua sola caregiver al suo inesorabile peggioramento con un angoscia profonda e dolore immenso nelle nostre anime. È afasica da 5 mesi, il temodal dopo la radioterapia l’ha solo buttata giù e ora l’abbiamo sospeso per scarsità di effetti benefici e per non farla soffrire di più e inutilmente. La prego di darmi maggiori informazioni su questo farmaco sperimentale, ho letto la documentazione necessaria sul sito dell’AIFa ma sembra molto complicato. Io NON mi voglio arrendere!! E se accadrà le devo prima però provare tutte, la prego ci aiuti.
Quando facciamo il secondo tentativo, l’avviso signora Piccinni. Devo avvisare che non c’è certezza che funzioni bene: è una sperimentazione in corso da qualche tempo. Una sperimentazione promettente, che sta passando da fase 1 a fase 2 ma ancora sperimentazione; ottenere il farmaco orfano per uso personale non è facile. Dovremmo essere aiutati da dottori e stiamo cercando di aprire la strada più sicura e veloce. Devo chiarire anche che non sono un dottore ma un paziente diagnosticato e operato a metà febbraio scorso per glioblastoma. Intanto può leggere l’articolo curato da Roberto Pugliese o cercare articoli scientifici usando le parole chiave: “Gallium Maltolate”, + Glioblastome o GBM +, Connelly Jennifer + Trial +Wisconsin: già così veìdrà apparire decine di articoli scientifici ma comprensibili (se li capisco io li capisce chiunque, le assicuro).
Buongiorno Mario,
Prima di tutto volevo dirle che mi dispiace che si trovi pure lei in questa brutta situazione e le auguro il meglio!!!
Io sto lottando per il mio papa. E’ stato diagnosticato il 13 luglio ed è stato operato il 7 agosto e si stà riprendendo bene dall’intervento. A breve inizierà la radio + chemio ma sto facendo molte ricerche sul web per trovare nuovi protocolli, cure sperimentali, etc.
Potrebbe quindi gentilmente avvisarmi quando si potrà fare il secondo tentativo per ottenere questo farmaco?
La ringrazio con tutto il mio cuore.
Laura
Spero di non aver sbagliato niente nella digitazione, ma non si può correggere. Eventualmente mi chieda pure e le darò un indirizzo email per avere un contatto WhatsUp (che forse è più diretto).
Gentile Mario, potrebbe darmi l’indirizzo email per favore? Grazie
Buongiorno, riguardo la fase due del hrBMP4, volevo sapere se vi sono ospedali o centri in Italia che fanno parte di questa sperimentazione di fase 2. Grazie
Purtroppo lo studio si è concluso. Allo studio ha partecipato anche il Besta di Milano. Questo il link allo studio clinico: https://clinicaltrials.gov/study/NCT02869243?locStr=Italy&country=Italy&cond=Glioblastoma&term=hrBMP4&rank=1
grazie per la risposta. Quella conclusa era la fase 1. Secondo quanto riportato a questo link :
https://www.stemgen.net/our-pipeline/
nel 2024 doveva ( dovrebbe ) iniziare la fase 2. Ma non ho altre informazioni al riguardo , e neppure contatti da cui ricevere informazioni.
Grazie per la risposta. Quella conclusa era la fase 1. Secondo quanto riportato a questo link:
https://www.stemgen.net/our-pipeline/
Nel 2024 doveva (dovrebbe) iniziare la fase 2. Ma non ho altre informazioni al riguardo e neppure contatti da cui ricevere informazioni.
Fossi in te sentirei direttamente il Besta. La persona di riferimento della sperimentazione è Francesco DiMeco
Buongiorno, sig. Mario, Potrebbe avvertire anche me quando farete il secondo tentativo?
Anticipatamente grazie
Buongiorno signor Mario. Se potessi aver il suo contatto le sarei molto grata. Cerco informazioni sul gallio e su come assumerlo. La ringrazio molto
Buonasera,
mio zio è mancato nemmeno 2 anni fa per un glioblastoma e adesso ho mia madre con la stessa diagnosi. È stata operata ad ottobre e adesso sta facendo il protocollo standard di radio/chemio. Ci sono state novità sulla possibilità di assumere il gallio o sulla fase 2 di sperimentazione sulla proteina hrBMP4? Grazie mille