La Storia di Rick Miller e del suo Glioblastoma
In attesa della videoconferenza di mercoledì prossimo alle 19:00, in cui Ted ci racconterà la sua storia, ho trovato interessante raccontare la storia di Rick, una delle prime persone a provare la terapia fonodinamica.
Rick Miller è un uomo del Maryland, un artigiano che costruisce barche. Si sente male, arriva al pronto soccorso e ben presto arriva la diagnosi: glioblastoma. L’assistente sociale gli suggerisce di “mettere a posto i suoi affari perchè non gli resterà molto da vivere”.
Questo succedeva tre anni fa. Ma le cose sono andate diversamente. Rick, 65 anni, non è solo vivo ma non c’è alcun segno di cancro e sta tornando alla sua attività di manutenzione delle barche.
I suoi medici non possono dire che è guarito, né garantire che il cancro non ritorni o addirittura accreditare ufficialmente il trattamento che ha ricevuto durante la sperimentazione clinica. Ma Rick e la maggior parte delle 14 persone che hanno partecipato allo studio iniziale sono vivi.
Lo studio clinico cui ha partecipato Rick ha utilizzato gli ultrasuoni focalizzati per consentire alla chemioterapia di penetrare la barriera ematoencefalica.
Il metodo utilizzato su Miller, gli ultrasuoni focalizzati, sono una delle strade di ricerca promettenti. Rick stava seguendo il protocollo STUPP quando è entrato nello studio clinico di Fase 1. Gli studi clinici di Fase 1 hanno lo scopo di valutare la sicurezza e mostrare se una terapia funziona. Rick aveva già ricevuto un intervento chirurgico per rimuovere il tumore ormai in fase avanzata dal lato destro del cervello nel 2019.
All’ospedale di Baltimora, il neurochirurgo Dr. Graeme F. Woodworth e il personale medico hanno fissato la testa di Miller con casco bloccante. Lo hanno sottoposto a una risonanza magnetica e gli hanno iniettato un agente nel braccio. Quindi hanno utilizzato gli ultrasuoni, ossia onde sonore ad alta frequenza, per guidare le minuscole bolle presenti nell’agente verso il sito e la forma precisi del tumore. La vibrazione delle bolle sollecitate dagli ultrasuoni crea una apertura temporanea della barriera ematoencefalica. La barriera serve a proteggere il cervello dalle tossine, ma blocca anche le terapie.
L’apertura della barriera dura alcune ore, abbastanza a lungo da permettere a Rick di tornare a casa e seguire le istruzioni degli oncologici per l’assunzione dei chemioterapici. Rick ha ripetuto la terapia mensilmente.
Il Dr. Woodworth non ha ancora presentato i risultati in una rivista scientifica, ma sta cercando finanziamenti per sperimentazioni di Fasi successive per ottenere l’approvazione dalla Food and Drug Administration degli Stati Uniti per un utilizzo più ampio della terapia. Si sta anche lavorando per determinare se ci sono farmaci più efficaci o mirati per le singole persone e i loro specifici glioblastomi. L’ideale sarebbe infatti utilizzare la terapia fonodinamica con la medicina personalizzata o di precisione.
La terapia fonodinamica è un’area di ricerca in crescita, con più di una dozzina di aziende che hanno investito quasi 400 milioni di dollari l’anno scorso per migliorare questa tecnologia secondo la Focused Ultrasound Foundation.
L’assenza del tumore di Rick è stata confermata da diverse Risonanze Magnetiche ripetute a intervalli regolari dal dottor Mark Mishra, direttore della ricerca clinica sull’oncologia delle radiazioni dell’Università del Maryland. Rick non ha avuto recidive, ma soprattutto, ha mantenuto la sua qualità di vita e sta tornando a uscire e a fare le cose che faceva prima del glioblastoma.
La storia è una bella storia di speranza ed è anche l’occasione per ricordare l’importanza della ricerca scientifica e delle sperimentazioni cliniche. La domanda che sorge spontanea è tuttavia se la terapia è disponibile anche nel nostro paese, e dove, o almeno se sono attive delle sperimentazioni cliniche. Ho quindi fatto una ricerca sul database delle sperimentazioni cliniche e risultano attivi i seguenti studi, entrambi all’Istituto Neurologico Besta di Milano, i link che seguono forniscono i riferimenti diretti:
- Exablate Blood-Brain Barrier Disruption With Carboplatin for the Treatment of rGBM
- Assessment of Safety and Feasibility of ExAblate Blood-Brain Barrier (BBB) Disruption in GBM Patients
Questo è tutto per oggi, mi raccomando vi aspetto numerosi alla videoconferenza della prossima settimana.
Io ho provato ad accedere a questo trials ma non capisco in base a cosa vengono scelti i pazienti
Ogni trial ha una lista di requisiti e credo ogni istituto partecipante un numero massimo di persone che può coinvolgere.