La Storia di Richard Scolyer: Paziente Zero

In attesa della videoconferenza sulle nuove frontiere dell’immunoterapia prevista per il 21 Maggio 2024 alle 18, ho deciso di scrivere questo articolo su una storia che mi ha colpito molto e per diverse ragioni. È la storia di un famoso patologo che ammalatosi di glioblastoma ha deciso con il suo team, specializzato nella cura del melanoma con l’immunoterapia, di utilizzare un nuovo approccio e di sottoporsi a questo trattamento come primo paziente. Richard conosce i rischi di questo approccio e sa che provandolo potrebbe morire anche prima ma è deciso ad applicare tutta la conoscenza a sua disposizione per provare a guarire e a trovare una cura che poi possa aiutare gli altri. È una situazione molto particolare, di una persona che nella malattia è molto fortunata ad avere vicino a se un team di esperti che sono anche suoi amici. Può probabilmente accedere a un trattamento personalizzato e a una sperimentazione clinica unica bypassando norme e procedure che fermano qualsiasi altro team clinico ma proprio per la sua unicità ha la possibilità di rappresentare una pietra miliare nella lotta al glioblastoma. Un ulteriore differenza è che Richard ha reso la storia social e ha preparato un video che vi consiglio di andare a vedere magari attivando i sotto titoli in Italiano. Il video è visibile solo su youtube. Questo è il link: La video storia del paziente zero.

Il trattamento sperimentale contro la “morte certa” per il professor Richard Scolyer, presentato in Australian Story, prevede un approccio rivoluzionario per combattere il glioblastoma. Questo trattamento è una strategia unica al mondo che combina l’immunoterapia prima e dopo l’intervento chirurgico per rimuovere il tumore, seguita dalla radioterapia e da un vaccino antitumorale personalizzato[1][2]. La decisione del professor Scolyer di sottoporsi a questo trattamento rischioso, nonostante i potenziali pericoli, deriva dalla sua determinazione a combattere il tumore e a fare la differenza non solo per se stesso ma anche per altri malati di cancro che affrontano sfide simili[2].

Il piano di trattamento per il professor Scolyer, guidato dall’oncologa medica Georgina Long, prevede metodi innovativi che hanno mostrato risultati iniziali promettenti, tra cui una maggiore attività delle cellule immunitarie e scansioni MRI stabili o migliorate[2]. Questo approccio, basato sui progressi nel trattamento del melanoma introdotti da Long, Scolyer e dal loro team, rappresenta un passo avanti significativo nel campo del trattamento del cancro al cervello, offrendo speranza per risultati migliori e potenzialmente trasformando lo standard di cura per i pazienti con glioblastoma[1] [2].

Il viaggio del professor Scolyer, documentato sui social media e nei media, mette in mostra la sua resilienza e determinazione nello sfidare la triste prognosi associata al glioblastoma. La sua volontà di essere un pioniere in questo trattamento sperimentale non solo riflette la sua lotta personale contro la malattia, ma mantiene anche la promessa di rivoluzionare il trattamento del cancro al cervello e di fornire speranza ai pazienti che affrontano diagnosi simili[2].

Riferimenti:

[1] https://www.abc.net.au/news/2023-12-04/richard-scolyer-experimental-treatment-australian-story/103098422
[2] https://nypost.com/2023/12/04/lifestyle/doctor-facing-certain-death-with-a-brain-tumor-attempts-world-first-treatment/