Finanziare il trattamento di cura di un Glioblastoma
Le prime domanda che riceviamo dalle persone che ci contattano attraverso questo sito sono relative ai possibili trattamenti ma subito dopo la richiesta è quella concreta di come fare a finanziarli. Curare un glioblastoma può essere costoso anche se per fortuna l’Italia è un paese dove la sanità è pubblica e l’assistenza sanitaria è praticamente gratuita per le patologie potenzialmente terminali come il glioblastoma. Vi è un’intero capitolo dedicato all’argomento nella Guida della Fondazione Musella che tuttavia analizza il contesto degli Stati Uniti dove la sanità è privata ed il problema diventa soprattutto assicurativo.
In Italia disporre di un’assicurazione può certamente aiutare e facilitare a coprire almeno parzialmente le spese non coperte dal servizio sanitario nazionale che possono diventare considerevoli soprattutto nel caso si scelga di effettuare dei trattamenti fuori dalla regione di residenza, o addirittura fuori dal territorio nazionale o fuori dall’Unione Europea o dai paesi convenzionati. Come sappiamo in caso di cure fuori dal territorio nazionale il rimborso ottenibile arriva al massimo a coprire l’80% del costo del trattamento. Le spese di vitto e alloggio dell’assistito e dei suoi accompagnatori sono sempre escluse anche se si rimane nel territorio nazionale. Sono anche sempre escluse dalla copertura le spese per integratori e per farmaci utilizzati nei trattamenti descritti in pubblicazioni come “Surviving Terminal Cancer” di Ben Williams e il relativo video ma non solo.
Per coprire queste spese le possibilità che abbiamo diventano quindi:
- eventuali programmi di assistenza previsti dalle amministrazioni locali che talvolta sono disponibili ma è indispensabile chiedere ed informarsi per conoscerli;
- le assicurazioni personali o fornite dal dal datore di lavoro che talvolta coprono le cure mediche e talvolta possono essere estese anche dei familiari;
- la propria disponibilità finanziaria e i propri risparmi e vi assicuro che se si ammala una persona a cui volete bene sarete disposti a rinunciare a qualunque cosa pur di aiutarlo a sopravvivere;
- l’aiuto di parenti ed amici e in questi momenti si riesce a capire profondamente la reale profondità dei diversi legami;
- l’aiuto di fondazioni e associazioni benefiche come il “Comitato Amici di Federico” o come altre associazioni simili che operano generalmente sul territorio regionale o nazionale;
- una raccolta fondi attraverso il cosiddetto crowdfunding come recentemente accaduto nel caso di Gianpiero.
A giudizio di molti, il crowdfunding è il modo più semplice e veloce per raccogliere i fondi necessario rapidamente e anche supporto emotivo. Per lanciare un crowdfunding per spese mediche, è necessaria una piattaforma per condividere una storia personale con amici, parenti e conoscenti. In Italia le piattaforme più diffuse sono Facebook e GoFundMe.
Per riuscire a raggiungere i fondi necessari in entrambi i casi è necessario chiedere a parenti e amici aiuto per diffondere la notizia, raccontare la storia in modo sincero e completo raccontando per chi è la campagna, quali sono i problemi di salute, quali sono le spese e perché la campagna ha un’importanza fondamentale, caricare foto e video che aiutano a creare empatia. Può essere anche utile contattare la stampa locale per invitarla a parlare del vostro caso e aggiornare le pagine della campagna per informare sull’andamento delle condizioni di salute e dello stato della raccolta ringraziando i sostenitori. Le cure mediche in paesi no convenzionati come gli Stati Uniti per una patologia come il glioblastoma multiforme possono tranquillamente arrivare a centinaia di migliaia di euro e arrivare anche a superare il milione di euro e strumenti tecnologici come il crowdfunding e l’aiuto di benefattori può veramente essere di fondamentale importanza.