Novità della Ricerca nel Primo Bimestre 2024
Questo è il ventiquattresimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme.
Prima di raccontare le novità di questi ultimi due mesi vorrei fare un breve riassunto di quanto successo lo scorso anno. Prima di tutto che il DCVax-L è in attesa di approvazione, lo studio di fase 3 su larga scala ha mostrato significativi miglioramenti nella sopravvivenza a lungo termine. Uno studio minore che combinava DCVax-L con potenziatori immunitari ha mostrato risultati eccezionali. L’approvazione nel Regno Unito sembra imminente, seguirà quella negli USA. Anche le sperimentazioni con il Survaxm e MDNA55 hanno riportato esiti molto buoni. Per quanto riguarda il dispositivo Optune, ha continuato a compiere notevoli progressi e se la compliance (tempo in cui viene indossato) è superiore al 75% l’impatto sulla sopravvivenza è notevolissimo e ancora meglio se combinato ad altre terapie. nella terapia del glioblastoma. Si è parlato molto anche di terapie a ultrasuoni focalizzati (FUS). Quindi tutto sommato un’anno interessante.
Di seguito elenco le notizie che abbiamo ritenuto più significative emerse negli ultimi due mesi. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
TME Pharma Announces Final Median Overall Survival Data Reaching 19.9 Months for NOX-A12 Combination Regimen in GLORIA Brain Cancer Trial and Survival Rate 10-Fold Greater Than Standard of Care
TME Pharma, focalizzata sullo sviluppo di terapie innovative mirate all’ambiente tumorale, ha annunciato che la sopravvivenza mediana complessiva (mOS) per i pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi trattati con NOX-A12, un inibitore di CXCL12, in combinazione con il bevacizumab e la radioterapia, ha raggiunto i 19,9 mesi. Questo risultato è significativamente superiore rispetto ai trattamenti standard, che mostrano un mOS di 10,5 mesi. Inoltre, i pazienti trattati presentavano le condizioni di prognosi più sfavorevole, avendo resezione non completa e stato di metilazione MGMT non metilato.
Northwest Biotherapeutics Moves From Optimization of Flaskworks Prototype to Fabrication of GMP-Compliant Units For Installation, Validation and Final Testing Prior to Regulatory Certification
La Northwest Bio ha sviluppato una soluzione che consente di ridurre notevolmente i costi del DCVax-L (circa 250k€ a paziente) Hanno sviluppato un sistema in grado di automatizzare il complesso processo, consentendo la creazione simultanea di vaccini per più pazienti. Questa innovazione elimina anche la necessità di ambienti sterili imposti dai metodi di produzione manuale. Questo avanzamento è destinato a semplificare notevolmente la produzione di DCVax-L, una volta ricevuta l’approvazione mettendo l’azienda in grado di soddisfare qualsiasi livello di domanda.
‘Olive oil’ drug shows promise in treating aggressive brain cancer at London hospital
Un farmaco derivato dall’olio d’oliva, denominato 2-OHOA, ha mostrato risultati promettenti nel trattamento del glioblastoma in uno studio condotto dal Royal Marsden e dall’Istituto di Ricerca sul Cancro. Nel gruppo di 21 pazienti con glioblastoma ricorrente, il 24% ha risposto al trattamento e un paziente ha mostrato una risposta eccezionale risultando senza alcun segno della presenza di malattia da oltre i tre anni.
Tumor Treating Fields (TTFields) combined with the drug repurposing approach CUSP9v3 induce metabolic reprogramming and synergistic anti-glioblastoma activity in vitro
Questo studio esplora l’uso combinato di Campi Elettrici per il Trattamento dei Tumori (TTFields) e CUSP9v3, su cui abbiamo fatto anche una videoconferenza. Questo trattamento utilizza un cocktail di farmaci, ispirato al metodo utilizzato da Ben Williams, il più famoso sopravvissuto al glioblastoma, autore del libro “Surviving Terminal Cancer”. Il tratamento comprende nove farmaci riposizionati più temozolomide con dosi metronomiche. I risultati preclinici mostrano che questa combinazione ha effetti sinergici, riducendo significativamente la vitalità e la mobilità delle cellule di glioblastoma, incrementando l’apoptosi e diminuendo l’attività metabolica delle cellule tumorali. Ho subito sentito Marc-Halatsch, principal investigator della sperimentazione clinica CUSP9v3 che mi ha riferito che, il trattamento CUSP9v3 procede individualmente al di fuori di uno studio clinico in Germania e Svizzera. La fase III della sperimentazione clinica sul protocollo CUSP9v3 è in preparazione. Il trattamento inizierà 4 settimane dopo la chemioradioterapia e durerà per 12 mesi. Vi è ancora incertezza sull’approvazione del trial in paesi come Svizzera, Germania, Austria e Italia a causa delle divergenze nelle leggi che regolamentano gli studi clinici. Vi terrò informati. Come sapete, nonostante la complessità di gestire un approccio a cocktail di farmaci, considerata la mutevole natura del glioblastoma che è diverso da paziente a paziente e spesso anche in diverse aree della lesione nel singolo paziente e considerato che normalmente il 20-25% dei pazienti rispondono bene alla singola terapia, queste terapie, secondo me, meglio se personalizzate, hanno la più alta probabilità di essere efficaci e rappresentare alla fine una cura per questa malattia.
Questo è tutto per questo numero sulle novità della ricerca. Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!