Nuove prospettive della ricerca clinica e pre-clinica per il Glioblastoma
Dopo il notevole successo delle conferenze che abbiamo organizzato lo scorso anno e che sono state viste da una media di circa 700 persone ciascuna (tra diretta e differita), l’Organizzazione di Volontariato Glioblastoma.IT ODV organizza una nuova conferenza dal titolo “Nuove prospettive della ricerca clinica e pre-clinica per il Glioblastoma“. L’evento avrà luogo martedì 25 Gennaio 2022 dalle 17:00 alle 19:00 e si svolgerà in lingua Italiana in videoconferenza sulla piattaforma Zoom. All’evento parteciperanno esperti di fama internazionale: il Dott. Giuseppe Lombardi, Dirigente Medico dell’Unità di Oncologia dell’Istituto Oncologico Veneto e coordinatore del gruppo multidisciplinare neuro-oncologico interaziendale di Padova, Prof. Alessandro Quattrone, Direttore del Centro per la Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO) dell’Università di Trento.
Questi esperti, vi offriranno una panoramica completa sulle nuove prospettive della ricerca clinica e pre-clinica per combattere il glioblastoma.
L’evento si aprirà con una brevissima presentazione dell’organizzazione di volontariato Glioblastoma.IT ODV, seguiranno gli interventi dei due relatori e si concluderà con una sessione aperta ai partecipanti dedicata a domande e risposte degli esperti.
CONFERENZA “NUOVE PROSPETTIVE DELLA RICERCA CLINICA E PRE-CLINICA PER IL GLIOBLASTOMA”
MARTEDÌ 25 GENNAIO 2022 ORE 17:00 – 19:00
PROGRAMMA
17:00-17:10 Dott. Roberto Pugliese – Introduzione ai lavori
17:10-17:40 Dott. Giuseppe Lombardi – Nuove prospettive terapeutiche per il Glioblastoma
17:40-18:20 Prof. Alessandro Quattrone – Nuove prospettive della ricerca preclinica per la terapia del Glioblastoma
18:20-18:50 Domande e Risposte
18:50-19:00 Dott. Roberto Pugliese – Conclusione dei lavori
Per l’evento verranno utilizzate due piattaforme: Zoom e YouTube. L’evento verrà inoltre registrato per renderlo disponibile e accessibile anche a chi non potrà parteciparvi. I sottotitoli in inglese verranno aggiunti qualche giorno dopo l’evento. Il link per partecipare all’evento zoom per partecipare alla conferenza e al canale youtube per seguire l’evento in streaming sono riportati qui di seguito.
Link alla videoconferenza sulla piattaforma Zoom: >>> Zoom Link. <<<
Link alla registrazione in streaming della videoconferenza su YouTube: >>> Canale YouTube. <<<
Questo è il quarto dei nostri appuntamenti dedicati al glioblastoma e il primo del 2022. Vi aspettiamo numerosi.
Grazie per la bella iniziativa e soprattutto utile.
Vorrei partecipare.. se mi inviate il link alla piattaforma Zoom.
Grazie
Trovi il link in fondo alla pagina.
Buonasera vorrei seguire anche io , mio marito è stato operato a Marzo 2021 a Bari di glioblastoma IV grado , ha fatto chemio e radio prot Stupp, e stava benino, poi la prima, poi la seconda e la terza crisi epilettica che non li fa più parlare, e camminare , dalle varie RM nn risultano recidive ma edema, sono disperata!!
Buonasera vorrei seguire anche io, mio marito è stato operato a Marzo 2021 a Bari di glioblastoma IV grado, ha fatto chemio e radio protocollo Stupp, e stava benino, poi la prima, poi la seconda e la terza crisi epilettica che non lo fa più parlare, e camminare, dalle varie RM nn risultano recidive ma edema, sono disperata!
Spero che si arrivi alla scoperta di una cura in grado di salvare tutte le persone colpite da questo male!! Grazie di tutto e grazie ai ricercatori che lavorano per noi!
Buon giorno a tutti. Ho bisogno di capire se stiamo andando nella direzione giusta. Chi ha avuto una recidiva dopo l’intervento può aiutarmi? Grazie, ho bisogno di sostegno!
Cara Rita, il glioblastoma tende a recidivare. Quasi tutti a parte quelli super fortunati avranno una recidiva dopo l’intervento. La differenza e’ il tempo che intercorre tra intervento e recidiva. Questo dato e’ così importante da diventare un parametro utilizzato anche per valutare l’esito delle sperimentazioni cliniche. Si chiama PFS ossia Progression Free Survival che vuol dire proprio tempo che intercorre prima di avere una progressione (sopravvivenza libera da progressione).
Grazie Roberto appena hai novità scrivi tutto per aiutarci!!
Egr.Roberto Pugliese stava parlando di tempo dall’operazione alla recidiva … cioè se è veloce tipo dopo 3 mesi … e se è veloce si possono fare cure sperimentali?
Il tempo dall’operazione alla recidiva e’ variabile. Quando c’e’ una recidiva si può partecipare alle sperimentazioni cliniche che prevedono come criterio di ingresso la recidiva a patto che sussistano le altre condizioni previste dalla sperimentazione.
Grazie spero di riuscire a seguire
Caro Roberto, solo un grazie grande, sentito, di cuore, per gli sforzi, tuo e dei tuoi collaboratori, per cercare di informare continuamente su questa grave malattia. Un notevole aiuto nei confronti di chi non si accontenta di ciò che generalmente consente il ruolo medico – paziente “tradizionale”, ma desidera sapere e conoscere di più.
Grazie a te Maurizio, ci mettiamo passione e siamo motivati perchè siamo stati caregiver e ricordiamo quello di cui avevamo bisogno quando stavamo combattendo assieme ai nostri cari contro il glioblastoma. Grazie ancora di cuore per questo tuo messaggio!
Buonasera, ad una cara amica è stato diagnosticato da un mese un glioblastoma di IV grado del corpo calloso, non operabile. Lei sperava nell’immunoterapia, ma a quanto pare si può fare solo se operati, perché occorre il tessuto tumorale per poter poi fare l’immunoterapia. La mia amica ha deciso di non voler quindi fare nulla: no radioterapia no chemioterapia. Non vuole vivere i giorni che le restano soffrendo per la terapia che cmq non la guarirebbe, le allungherebbe un po la vita, ma che vita? Quale qualità di vita avrebbe? Io sono distrutta per lei, vorrei che provasse a combattere. Vi chiedo per la vostra esperienza: devo insistere o devo rispettare la sua scelta?
Cara Rosa, devi sempre rispettare le scelte degli altri in questo campo, tuttavia puoi dire alla tua amica che radioterapia e chemioterapia le allungano la vita e che ogni tanto qualcuno si salva, inspiegabilmente. La radioterapia le può far perdere qualche capello che poi ricresce, la chemioterapia con Temozolomide ha effetti collaterali sul sistema immunitario ma in genere e’ ben sopportata. In realtà non essendo stata operata e quindi non disponendo di una biopsia non possono farle terapie mirate, tra cui l’immunoterapia che tuttavia al momento, sul glioblastoma non e’ sempre stata efficace. Può fare oncologia integrata e assumere integratori … insomma può fare tante cose, ma dipende da quanto ha voglia di lottare 🙂
Salve, mia suocera 71 anni ha un glioblastoma di grado 4, post intervento l’analisi molecare decreta:
si osserva infiltrato diffuso ed etereogeneo di cellule con differenzazione astrocitica, geministocitica e oligodendrocitica; presenza di proliferazione microvascolare con trombi, necrosi estesa;
GFAP positivo diffuso
EGFR idem
Olig2 idem
ATRX diffuso
IDH1 assente
KI67 positivo al 10%
cosa dicono le linee guida Aiom ed NCNN in merito?
radioterapia frazionata con basso dosaggio?
Purtroppo essendo in Perù, è molto difficile da curare…
Caro Saverio, il glioblastoma e’ difficile da curare ovunque. Il consiglio e’ andare nel centro più specializzato in Perù dove la possano seguire con terapie mirate alle specifiche mutazioni. Ce ne sono alcune con target EGFR che e’ un marker spesso presente nel glioblastoma.
Buongiorno Dott. Pugliese, mio suocero è stato operato a dicembre 2021 per un glioblastom di IV°. A distanza di 5 mesi ha fatto RM di controllo il cui esito è il seguente: si apprezza marcata riduzione della componente fluida occupante il cavo chirurgico con modesto incremento dimensionale di circa il 15% della quota solida, indicativa di ripresa di malattia loco- regionale.
Ha consigli da darmi? Posso fare qualcosa per lui?
grazie mille
Caro Cesare, tradotto sembra ci sia meno edema e tuttavia che ci sia una recidiva. La recidiva e’ comune nel glioblastoma. Ora dovrebbero iniziare le terapie di seconda linea. Dipende molto da come sta il tuo suocero, dalla sua età, ecc. Cosa dice l’oncologo? In questo caso conviene chiedere una secondo o terza opinione e se possibile entrare in sperimentazioni cliniche.