Novità della Ricerca sul Glioblastoma nel Quarto Bimestre 2021
Questo è il decimo articolo del progetto che ha l’obiettivo di raccogliere periodicamente (ogni due mesi) le novità della ricerca sui trattamenti possibili per il glioblastoma multiforme. Questa tuttavia e’ la prima volta da quando Glioblastoma.IT e’ diventato un ODV (Organizzazione di Volontariato) pienamente operativa. Il sito questo mese si avvicinerà ai 9.000 visitatori!
Di seguito le notizie che ho ritenuto più significative. Come per gli articoli precedenti della serie ogni notizia sarà preceduta dal titolo originale con link alla fonte e seguita da un breve commento. Il criterio con cui vengono scelte le notizie è sempre quello di includere in generale le sole notizie relative a ricerche in fase clinica, a meno che il potenziale della ricerca per il trattamento del glioblastoma non sia veramente notevole.
The 2021 WHO Classification of Tumors of the Central Nervous System: a summary
Si tratta della nuova classificazione dei tumori cerebrali. È diversa e più specifica della precedente. Il Glioblastoma Multiforme è stato diviso in 2 gruppi: Glioblastoma, IDH mutante e Glioblastoma, IDH Wildtype. Questo è sensato poiché il tumore IDH Mutante e quello IDH Wildtype si comportano in modo molto diverso e in generale anche l’aspettativa di vita è molto diversa in quanto i pazienti con Glioblastoma IDH Mutante vivono il doppio di quelli senza la mutazione (31 mesi con mutazioni IDH e 15 mesi senza).
KIYATEC Marks Glioblastoma Awareness Day by Initiating Use of 3D Predict™ Glioma Test Outside of Clinical Study
Si tratta di un nuovo test che può prevedere con precisione quale dei diversi farmaci funziona meglio per uno specifico glioblastoma. La ricerca ha dimostrato che in alcuni casi di glioblastoma, pazienti con MGMT non metilato (che normalmente non risponderebbero bene al Temodar) il test prevedeva che avrebbe funzionato ed infatti ha funzionato. Analogamente in alcuni pazienti con MGMT metilato (sui quali dovrebbe funzionare bene il Temodar), questo test ha predetto che non avrebbero risposto ed infatti non ha funzioato. Il test predice anche la combinazione di farmaci che potrebbe funzionare. Il test richiede cellule tumorali vive, quindi è necessario prepararsi alcuni giorni prima dell’intervento in modo che il chirurgo possa richiedere un kit di test. Non si conosce ancora il costo del test e se questo sia o meno coperto dal sistema sanitario.
Case Report: End-Stage Recurrent Glioblastoma Treated With a New Noninvasive Non-Contact Oncomagnetic Device
Ovviamente 1 caso clinico non dimostra che un trattamento funzioni ma la curva del volume del tumore di questo caso è impressionante. Si tratta di un casco diverso dall’Optune Device che va indossato solo per 3 ore al giorno e non richiede che il cuoio capelluto sia nudo. Si mostra la crescita del tumore nei primi 90 giorni senza questo trattamento e una sua progressiva riduzione dall’inizio del trattamento senza alcun altro trattamento concomitante.
1st COMBINATION OF TUMOR TREATING FIELDS (TTFIELDS) WITH LOMUSTINE (CCNU) AND TEMOZOLOMIDE (TMZ) IN NEWLY DIAGNOSED GLIOBLASTOMA (GBM) PATIENTS – A BI-CENTRIC ANALYSIS
Questa combinazione è stata testata in un piccolo gruppo di pazienti con glioblastoma di nuova diagnosi, ha determinato un sorprendente tasso di sopravvivenza libera da progressione di 20 mesi e la sopravvivenza globale mediana non è stata ancora raggiunta. Questo risultato va confrontato con i risultati storici di 7,2 mesi PFS per Temodar e Optune combinati.
A phase Ib/IIa trial of 9 repurposed drugs combined with temozolomide for the treatment of recurrent glioblastoma: CUSP9v3
Questi sono finalmente i risultati pubblicati del trial CUSP9v3 e sono impressionanti. Lo studio non è stato controllato attraverso un braccio di controllo ed è relativamente piccolo, ma per i pazienti con glioblastoma ricorrente, il tasso di sopravvivenza libera da progressione a 12 mesi è stato del 50%. Il protocollo CUSP9 è una combinazione di vecchi farmaci non antitumorali, insieme a Temodar. Tutti i farmaci sono facilmente disponibili e relativamente sicuri. Valere la pena provare anche per il glioblastoma di nuova diagnosi che per quello ricorrente ed è questo lo scopo della sperimentazione clinica di fase II e III che il team sta preparando. E questa la ricerca per cui Glioblastoma.IT sta raccogliendo fondi.
World-first trial of cannabis-based drug in glioblastoma
Si tratta di un nuovo studio di fase II in cui i ricercatori valuteranno se l’aggiunta di Sativex (sprai basato sulla cannabis) all’attuale trattamento chemioterapico standard (temozolomide) potrebbe prolungare la vita degli adulti con diagnosi di recidiva del glioblastoma dopo il trattamento iniziale. Lo studio prevede di reclutare 232 partecipanti in un minimo di 15 ospedali: a due terzi dei partecipanti verrà somministrato temozolomide più Sativex, mentre a un terzo verrà somministrato temozolomide più placebo.
Questo è tutto per questo bimestre. Vi chiedo ancora e con ancora più forza di continuare ad aiutare la campagna di raccolta fondi Glioblastoma.it for CUSP9v3 Phase II-III for Emanuele condividendo il link in modo da passare la voce e sensibilizzare quante più persone possibile. Ora, dopo l’uscita dei notevoli risultati della sperimentazione CUSPv3 Phase I siamo veramente vicini all’obiettivo.
Puoi donare il 5 per mille a Glioblastoma.IT ODV specificando nella tua dichiarazione dei redditi il Codice Fiscale di Glioblastoma.IT ODV: CF: 90164660327. Contribuisci anche tu a finanziare questa sperimentazione clinica!
Un in bocca al lupo di cuore a tutti coloro che stanno combattendo contro il glioblastoma e ai loro cari!
Come si può entrare nel trial clinico per la ricorrenza??
Se ti riferisci al CUSP9v3 la Phase I-II è già completata. La Phase II-III è in attesa dei fondi necessari per partire. E’ tuttavia possibile contattare il medico che conduce la sperimentazione.
Buon giorno Roberto e’possibile conoscere il nome del medico che conduce questa sperimentazione?
Si chiama Dr.Marc-Eric Halatsch https://www.ksw.ch
https://www.vesti.ru/article/2606685
Questo articolo in russo riporta il primo intervento su un paziente di un metodo chirurgico innovativo. Si utilizza un chemioterapico ad un dosaggio elevatissimo (10-11 volte il tradizionale). Questo dosaggio viene iniettato direttamente nel cervello attraverso un metodo di perfusione che non influenza altre parti del corpo. E’ ben tollerato dal cervello ma non sarebbe somministratile in altro modo perchè il corpo non lo tollererebbe. La circolazione del farmaco avviene quindi nel solo cervello che viene isolato dal resto del corpo.